1Quali sono le differenza tra piastrelle da interno e da esterno?
E' importante che tutte le piastrelle siano resistenti alle macchie e agli agenti chimici.
Una piastrella da esterno, però, deve avere caratteristiche diverse rispetto a quella da interno perché entra in contatto diretto con gli agenti ambientali. Per la posatura all'esterno la piastrella deve essere ingeliva come il grès porcellanato e deve avere un elevato coefficiente di antisdrucciolo (antiscivolosità).
2Cosa vuol dire “prodotto rettificato”?
La rettifica è un procedimento con il quale i bordi delle piastrelle vengono perfettamente squadrati. In questo modo è possibile posare le piastrelle con fughe minime ottenendo così un risultato estetico raffinato ed elegante. Per i pavimenti posati in combinazione di più formati rettificati è consigliata una fuga di 2 mm. Per i rivestimenti posati utilizzando un prodotto rettificato è necessaria una fuga di 2 mm. I formati rettificati sono utilizzati spesso per le piastrelle per bagno e le piastrelle per cucina, ambienti con caratteristiche particolari in quanto a umidità, sporco, uso di detergenti. In questi casi avere una fuga minima aiuta la pulizia e assicura migliore tenuta del rivestimento a parete. Le piastrelle non rettificate hanno i bordi naturali da pressa e richiedono una fuga maggiore.
3Cosa significa “gres porcellanato”?
Le piastrelle in gres porcellanato sono ottenute tramite il processo di sinterizzazione della barbottina. La cottura avviene ad una temperatura di circa 1350°C in forni lunghi continui dove la materia prima è portata gradualmente alla temperatura massima, lì mantenuta per un breve periodo, e sempre gradualmente viene raffreddata sino a temperatura ambiente. Il processo di cottura determina la ceramizzazione/greificazione della barbottina, attribuendone le tipiche caratteristiche di robustezza, impermeabilità, ingelività.
4Cos’è la finitura superficiale e quante tipologie esistono?
Per finitura superficiale si intende la fase di lavorazione di un pezzo per ottenere determinate condizioni di ruvidità superficiale e di tolleranze formali e dimensionali.
La superficie di una piastrella si distingue per le sue caratteristiche visive e tattili:
una finitura naturale può essere essere liscia e opaca o morbida e satinata, oppure ancora con una leggera caratterizzazione della struttura; una superficie strutturata (o anche bocciardata) mostra tutte le caratteristiche della pietra viva es. rilievi, effetti sabbia, increspature;
una superficie lappata è lucente perché lucidata attraverso un procedimento meccanico, senza asportare materiale;
una superficie levigata è ancora più lucente perché lucidata a specchio, togliendo fino a 1 mm di materiale dalla superficie pressata.